Educazione
Giorgia è la nostra psicologa laureata presso l’Università degli Studi di Pavia, con Master in Neuropsicologia Clinica e frequentante il secondo anno della scuola di Specializzazione in Neuropsicologia dell’Università degli Studi di Trieste.
Grazie ai vari tirocini effettuati e agli incarichi di collaborazione come libera professionista presso l’Ospedale Sacco di Milano (CDCD e UO Neurologia), Giorgia ha acquisito competenze:
nella valutazione neuropsicologica di base, somministrazione e correzione di batterie testistiche e stesura di referto neuropsicologico su pazienti ricoverati in Stroke Unit, in età avanzata con deficit neurologici acquisiti e con demenza
Riabilitazione cognitiva di base su pazienti in età avanzata con deficit neurologici acquisiti e demenze: ROT, tecniche di validazione, Doll Therapy, Terapia della Reminiscenza, Cognitive Stimulation Therapy (CST), training cognitivi. Ha inoltre partecipato attivamente a incontri psicoeducativi e a gruppi di auto-mutuo-aiuto per caregivers di pazienti con demenza.
La neuropsicologia è la disciplina che si occupa di valutare e riabilitare i disturbi a carico delle funzioni cognitive (memoria, linguaggio, attenzione, ragionamento, orientamento...) che possono essere causati da malattie degenerative) come la Demenza di Alzheimer, la Demenza fronto-temporale), ictus, traumi cranici, Sclerosi Multipla, ecc..
La demenza assume oggi una grande importanza. Infatti, con l’aumentare dell’aspettativa di vita, questo gruppo di Malattie diventa progressivamente sempre più diffuso.
Difficoltà a ricordare eventi e conversazioni recenti (per cui vengono richieste più volte le stesse informazioni);
Collocazione di oggetti in luoghi insoliti e incapacità a ritrovarli (accompagnata talvolta dall’idea che essi siano stati rubati);
disorientamento temporale o spaziale;
difficoltà a trovare le parole;
difficoltà a concentrarsi e a mantenere l’attenzione;
difficoltà ad eseguire compiti complessi o più compiti contemporaneamente;
generico rallentamento del pensiero e nelle azioni;
comportamenti anomali.
La valutazione neuropsicologica, costituita da:
1) un colloquio clinico con il paziente e i familiari volto a raccogliere informazioni circa il
funzionamento della persona nella vita quotidiana;
2) l’osservazione diretta della persona
3) la somministrazione di test standardizzati
Essa permette:
a) di fornire indicazioni obiettive sulla presenza o meno di un disturbo cognitivo;
b) di indicare quali funzioni cognitive risultano deficitarie e quali invece sono conservate;
c) valutare la progressione del quadro clinico nel tempo attraverso visite di follow-up
d) impostare un programma di riabilitazione / stimolazione cognitiva.
La stimolazione cognitiva è rivolta principalmente a persone nelle fasi precliniche della demenza e nelle demenze di grado lieve e moderato, può essere condotta con il singolo individuo o in gruppo. Data la natura neurodegenerativa della patologia lo scopo non sarà quello di ripristinare le abilità compromesse, ma di raggiungere il miglior livello funzionale possibile, contrastando la tendenza all’isolamento della persona con demenza e riducendo lo stress assistenziale, ritardando l’istituzionalizzazione. La stimolazione cognitiva, come trattamento non farmacologico delle demenze, viene riconosciuta dalle linee guida NICE (National Institute for Health and Care Excellence) e dal PDTA della regione Emilia Romagna.
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